De Angelis il Professionista nei dilettanti

Alessio De Angelis da anni sui campi di Roma e dei Castelli Romani si racconta!

Sei un veterano che dimostra la passione e l’atteggiamento di un 20 enne, qual è il tuo segreto?

Il mio segreto è quello che ho sempre amato questo sport, ho promesso a me stesso che fin quando lo praticherò darò sempre il meglio di me nel rispetto di me stesso e soprattutto di chi mi allena e dei miei compagni.

Oltre al calciatore nella Rocca Priora RdP sei anche un importante educatore - istruttore dei bambini della scuola calcio, raccontaci questa passione

Ho iniziato quasi per caso, a Santa Maria delle Mole, poi mi sono reso conto di avere una certa affinità con i ragazzi e mi sono appassionato. Credo che la nostra missione sia quella di formare non solo giocatori ma uomini che se un giorno, non faranno calcio,renderanno comunque migliore la nostra società. E poi ho voluto mettere la mia esperienza al loro servizio in modo tale da farli crescere con le giuste competenze.

Che problemi ha creato il COVID allo sport dei piccoli e dei grandi, anche a livello professionistico?

Il covid purtroppo è stata ed è una vera piaga sotto l'aspetto sportivo soprattutto a livello dei più piccoli. Da tempo ormai cerchiamo di combattere la sedentarietà di una generazione troppo attaccata ai computer e ai social, e il covid con i vari lockdown e l’impossibilità di uscire ha peggiorato ulteriormente questo aspetto. Per quanto riguarda il professionismo credo che con i mezzi che hanno a disposizione sono riusciti a cavarsela, anche se per un atleta fare sport in stadi vuoti credo sia una vera e propria tristezza.

Sappiamo che sei super tifoso della Lazio? Da dove nasce questa passione?

Io sono nato Laziale. Non ricordo il giorno in cui ho scelto di diventare della Lazio, perché credo fortemente che sia la Lazio a scegliere te. Comunque ha influito tanto mio nonno paterno, anche lui tifosissimo che mi ha sempre incoraggiato a seguire questa squadra. Fortunatamente!

Raccontaci questa nuova Realtà Rocca Priora RdP

Un vero è proprio lido felice, pieno di professionalità, serietà e competenza. Ho militato in parecchie società, ma onestamente il professionismo che ho trovato in questa realtà mi ha lasciato a bocca aperta. Una società che ha avuto i suoi albori in un epoca difficilissima come questa del covid ma che non ha mai smesso di mantenere i suoi impegni, mantenendo tutte le promesse ed i programmi sia in prima squadra, passando per le giovanili e quelli della scuola calcio.

Parlaci del mister e del vostro rapporto 

Con il mister c’è un rapporto unico direi, che va al di là del discorso tecnico.lui e suo fratello mi hanno visto crescere si da quando ero bambino. Ricordo con molto piacere un aneddoto : eravamo piccoli,io avevo circa 16 anni,e nessuno voleva prenderci in squadra nei vari tornei estivi perché troppo piccoli. Ricordo che il mister,col coraggio che da sempre lo contraddistingue,creò una squadra con tutti noi piccolissimi e lui unica punta. Vi domanderete come andò?Beh arrivammo in finale...e questo la dice lunga. Sarà per me sempre motivo di orgoglio il nostro rapporto e soprattutto di lealtà reciproca e disponibilità massima in ogni  progetto del mister..in campo come nella vita farò tutto quello che serve per riconoscergli il rispetto che merita con tutto il mio cuore....in passato (come adesso) lui ha sempre dimostrato coerenza, lealtà e tanta tanta capacità,il tutto con un sentimento unico.

35 anni , che pensi di fare da "Grande"?

Sicuramente cercherò di chiudere al meglio la mia carriera, vediamo se per altri 2/3 anni. Dipenderà da come risponderà il mio fisico. Poi studierò per cercare di poter aiutare tanti bambini nelle scuole calcio, e poi un giorno mi piacerebbe allenare i grandi

Un aneddoto forte di questa stagione che vi riguarda 

C’è ne sono stati tanti. Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la presenza di tutti i compagni e società al campo. C’è stata sempre mentalità giusta ed atteggiamento come se dovessimo giocare la domenica successiva. Incredibile, bellissimo.

Tanti anni di calcio,quale talento hai visto e conosciuto da vicino che avrebbe meritato il professionismo?

Se posso ne vorrei citare due e non perché giocano con me ma perché è la verità. Il primo e Filiberto Trinca il nostro capitano. Lui avrebbe meritato una carriera diversa sicuramente per tecnica, personalità e professionalità. Lo dico non perché è mio amico, ma perché mi trovai proprio lì fisicamente presente quando gli fu offerta la possibilità,ma purtroppo per voleri e poteri più grandi alla fine non si fece nulla. L'altro e Luca Ristori. Un difensore immenso sotto tutti gli aspetti che potrebbe giocare  benissimo tra i professionisti, anche a livello altissimo. Complimenti al mister che lo ha portato da noi.

Ti senti al passo con i giovani o no?? Perché sappiamo che in allenamento sei sempre in prima fila a dettare tempi ed a mostrare esempi positivi importanti

Sempre. Non c’è un giorno che io non pensi a come poter migliorare m stesso ed a come poter mantenere la motivazione giusta per tirare il gruppo. Quando corriamo non sopporto l’idea di avere gente davanti a me. Finché avrò questa motivazione cercherò sempre di fare ciò che in allenamento ho sempre fatto

Sta crescendo anche tuo fratello Alessandro  (2001) nel club..Gli dai consigli oppure ha la sua personalità? 

Cerco ogni tanto di dargli qualche consiglio, ma è un duro con un caratterino niente male. Dimostra parecchia personalità per l’età che ha ma anche tanta umiltà. Deve crescere tanto come tutti i giovani. Si trova molto bene ed ascolta molto i veterani compagni di reparto come Ristori, Rosi e Graziani. Da fratello sono molto contento di averlo con me

Siete una famiglia di sportivi a partire da tuo nonno Luigi, per tutti Aquila. Che emozione provi in questi ricordi? 

Tanta emozione. Approcciai allo sport grazie a lui. Una volta in televisione stavamo guardando “sfide” ed era la puntata sul grande maratoneta Abebe Bekila. Era la maratona di Roma e lui era il favorito. Durante il programma però vidi entrare a tagliare il traguardo allo stadio olimpico un volto familiare. Mio nonno LuigiRigorosamente scalzo e fiero. Da lì parti tutto....

Una dedica ed un ringraziamento personale a chi ti ha reso così ragazzo di sani principi

Ringrazio la mia famiglia com'è naturale che sia ed anche il mondo del calcio che ha contribuito a rendermi una persona migliore!

Ci sono due regole fondamentali nella vita.
La prima e non mollare mai.
La seconda e di non dimenticare mai la prima.

A testa alta Rocca Priora RdP!

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