Chiacchierini "Ho trovato l'ambiente adatto per crescere in campo e fuori"

Diretto, Veloce, Giovane...un'emozionato Riccardo Chiacchierini; il Frecciarossa della Fortezza dei Castelli si racconta!

Sei considerato un modello per via del tuo importante impegno nel percorso universitario in medicina, come riesci a dare il meglio e creare connubbio tra calcio e studio?

Devo dire che non ho grandi difficoltà a dividere il tempo da dedicare a tutte le cose. Fortunatamente la struttura e l'organzizazione ci permette di allenarci nel tardo pomeriggio e questo mi consente di seguire le lezioni e mi lascia il tempo di studiare, ovviamente ci sono sacrifici di altro tipo da fare ma per me non sono un problema anzi sono uno stimolo.

Ultima stagione alla Lupa Frascati ed è proprio contro di loro che nell'amichevole estiva ti abbiamo visto in grande spolvero, raccontaci come è andata la partita 

Sono Frascatano, ed anche se si trattava di un un'amichevole, l'ho vissuta con emozione.
nelal scorsa stagione ho fatto parte del loro progetto, perciò conoscendo l’ambiente sapevo quali potevano essere le loro intenzioni in campo. Abbiamo giocato una grandissima partita contro una squadra di categoria superiore e con due settimane in più di preparazione, ma fin quando ci hanno retto le gambe a condurre il gioco e ad essere meritatamente in vantaggio con il risultato di 0-2 siamo stati noi. Non si è trattata di fortuna, il merito va al mister per come l'ha preparata ed a noi come squadra per come l'abbiamo interpretata.

Sei un classe 2001 forse ultimo anno come under, cosa pensi di questa regola e dei risvolti della stessa?

L’under dal mio punto di vista è un trampolino di lancio. Sono tre anni dove più che avere possibilità di uno spazio in più tra i grandi devi assimilare il più possibile da chi ha molta più esperienza di te. Ci sono anche molteplici aspetti negati infatti con l’obbligo di far giocare gli under si va a togliere posto ai senior in primis ma soprattutto si ha una grande perdita di giovani poiché le società vanno sempre alla ricerca di buoni under e molti ragazzi vengono così scartati. Ma l’aspetto più negativo è che giocare frequentemente per cosiddette esigenze di età e non di merito crea in alcuni ragazzi l’illusione di essere buoni calciatori e la presunzione di poter pretendere. Per me un ragazzo dovrebbe sempre giocare solo per preparazione,merito ed impegno e non per obblighi di età. Ovviamente in questi due anni a causa della pandemia si è perso molto per noi classe 2001 quindi non nascondo che sarei contento se vengano bloccate le annate degli under.

Che gruppo hai trovato in questa nuova società nata tra la comunione di due città come Rocca Priora e Rocca di Papa da sempre fucina di talenti?

La prima cosa che ho chiesto al mister prima di decidere se firmare o no per questa società è stato come fosse l’ambiente,la risposta?
"Semplice troverai una famiglia!" E questo è mi sento veramente come se fossi in una seconda casa. Per questo devo ringraziare tutti i dirigenti, lo staff, i mister ma soprattutto i compagni.Siamo una vera e propria famiglia dove ognuno può contare sull’altro e dove ho trovato davvero tanta qualità!

Raccontaci il tuo rapporto con il mister Guazzoli e la dirigenza

C’è poco da dire sono tutti fantastici! Gli allenamenti sono di elevato spessore professionale, grazie all'alto livello di preparazione dei mister, al loro fianco ed anche dietro le quinte ci sono persone eccezionali che sono sempre a nostra disposizione e che non ci fanno mai sentire fuori luogo. A loro va un ringraziamento speciale per come riescono a curare anche i minimi  dettagli, cosa fondamentale per un progetto come il nostro.

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione e quali sono i tuoi obbiettivi?

Dalla prossima stagione mi aspetto di poter continuare sulle orme di quella ormai passata. Avevamo iniziato molto bene sia in campionato che in Coppa Italia e spero che potrà essere così anche l’anno prossimo.Questa società ci da tanto, ci da tutto direi, e merita di essere ripagata in campo. Noi lo vogliamoNoi glielo dobbiamo.
Il mio obiettivo è quello di dare sempre il massimo in qualsiasi situazione e senza mai tirarmi indietro, perché so che con sacrificio, lavoro e dedizione prima o poi tutto verrà ripagato 

Giusto o no fermare i campionati dilettantistici ? Qual è la tua opinione in merito 

Ovviamente al centro di questa domanda c'è la pandemia che non ha reso vita facile a tutte le realtà calcistiche soprattutto sotto l'aspetto economico. Mi sarei aspettato un'aiuto maggiore da chi di dovere, in modo da garantire la prosecuzione dei campionati in maniera omogenea e non solo alle categorie “necessarie”. In eccellenza ad esempio molte squadre si sono arrese rinunciando completamente per problemi economici, altre hanno dovuto fare scelte differenti ma obbligate evidenziando però in maniera esponenziale uno squilibrio esagerato tra le squadre partecipanti. Credo che non sia stato facile per la federazione prendere certi tipi di decisioni perché ovviamente la cosa più importante in questo momento è la salute ma credo anche che si sarebbe potuto usare un tipo di logica meno discriminante ricordando che il calcio non è di pochi ma è per tutti.

Che giocatore è Riccardo Chiacchierini? Quale caratteristica è il tuo forte e quale il tuo difetto

Sono un giocatore che si applica tanto e che quindi migliora sempre, intelligente per capire che la strada da percorrere è ancora tanta ma anche e soprattutto qual'é il lato giusto da dove imboccarla. Consapevole in pieno dei miei mezzi ed umile al punto giusto per non sbagliare.
Cerco sempre di esprimere le mie migliori caratteristiche e di  mascherare il più possibile i miei difetti. Alla base delle mie qualità ci sono corsa,fiato,dedizione al lavoro e predisposizione al sacrificio,è su questo che punto maggiormente. Avendo un buon tiro il difetto che devo forse  limare è quello di essere troppo altruista laddove forse non dovrei per  cercare di segnare qualche goal in più anche se personalmente preferisco pensare solo al risultato della squadra.

Come ti trovi con il modulo adottato dal mister

Mi trovo molto bene perché riesco sia ad offendere che a difendere. Sono molto partecipe al tipo di manovra che si sviluppa molto sugli esterni dove  riesco a far risaltare le mie caratteristiche migliori. In questo nuovo ruolo sono state fondamentali l'intuizione del mister e la sua estrema fiducia in me  che,come sempre,cerco di ripagare con impegno e collaborazione massima.

Raccontaci un aneddoto particolare di questa stagione 

La cosa che ricordo maggiormente è stata l’alchimia che si è venuta a creare nel primo turno di coppa Italia. Andavamo ad affrontare una squadra molto preparata e tra le favorite per la vittoria finale. Quello che mi ha colpito è stato lo spirito di squadra non solo di noi giocatori ma da parte di tutti sia dentro che fuori dal campo,dirigenti e tifosi compresi.Una vera e propria grande famiglia.

A quale compagno di squadra sei più legato, qual'è il più forte secondo te e per quali motivi

Sono legato a tutti i compagni ma in particolar modo ad Alessio De Angelis (il Papero) che mi ha letteralmente preso sotto la sua ala protettiva e con il quale sono entrato molto in confidenza. È  sempre presente e,da vero leader qual'é,pronto ad elargire consigli nel modo giusto ed io per questo lo voglio  ringraziare infinitamente. Per qualità abbiamo molti giocatori forti però quello che mi ha colpito di più è stato Luca Ristori.
Difensore dall'impressionante  strapotere fisico abbinato ad intelligenza calcistica e tecnica da serie A. Parliamo di un giocatore di un'altra categoria un vero fenomeno!

Hai un gran goal da dedicare, fallo pubblicamente

Vorrei dedicarlo prima di tutto alla mia famiglia che ha sempre creduto in me e che mi ha sempre supportato in qualsiasi scelta fatta e poi a tutti i compagni che ripongono in me la fiducia che merito.

Ringrazio tutti i membri,nessuno escluso, di questa splendida società dove si respira aria di estrema e rara professionalità e dove l'etica morale e la serietà viaggiano di pari passo con i risultati.

Una realtà dove ci sono tutti i presupposti per poter crescere e migliorare sempre e dove la vittoria ha varie sfaccettature ed è all'ordine del giorno.

Sono pronto e carico per la prossima stagione e non vedo l’ora di poter dare il massimo per questa maglia che sento mia e che onorerò con tutto me stesso.Questo lungo stop non ci ha fermati,anzi ci ha insegnato quali sono i valori che contano veramente.
Sappiamo bene che non sará facile vincere,non lo è mai,ma di sicuro faremo capire a tutti che per far tremare la Fortezza dei Castelli ci vuole molto di più di una semplice squadra di calcio. Pronto a tutto per la maglia e fiero di indossarla!!

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